Alta marea eccezionale: donazioni dall'Italia e dall'estero
Venezia è stata colpita da un’alta marea eccezionale - la seconda più elevata nella storia - che ha procurato danni ingentissimi alla Città, ai residenti e alle attività economiche. Edifici pubblici, rive e fondamenta, la Basilica di San Marco e tutto il patrimonio storico-artistico, musei, scuole, le isole, le abitazioni, i negozi e le attività artigianali sono stati devastati dall’acqua alta e dalla furia del vento.
La Città, con i suoi abitanti e la collaborazione di tutte le Forze dell’ordine, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco, si è messa subito al lavoro per sistemare, ripristinare, ricostruire e ripartire, ma l'attività da fare resta ancora enorme.
Se vuoi dare il Tuo contributo per sostenere Venezia, i suoi residenti e la ripresa delle attività economiche e sociali, puoi farlo attraverso una donazione che sarà diretta al ripristino di quanto è stato danneggiato da questi eventi eccezionali e per far ritornare alla normalità la nostra Città.
Venezia è un orgoglio di tutta l’Italia, Venezia è un patrimonio di tutti, unico al mondo.
Grazie al tuo aiuto Venezia tornerà a splendere.
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Per donazioni con Carta di credito
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Intestazione conto: Comune di Venezia - Emergenza acqua alta
Causale: contributo emergenza acqua
Per bonifici effettuati dall'Italia:
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IBAN: IT 07 Z 03069 02126 100000 046021
Per bonifici effettuati dall'estero: oltre al medesimo Iban è necessario riportare il codice BIC
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IBAN: IT 07 Z 03069 02126 100000 046021 BIC: BCITITMM
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In relazione alle numerose richieste di chiarimento pervenute in Comune relativamente alle erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche tramite il versamento sul conto corrente denominato “Comune di Venezia – Emergenza Acqua Alta”, sentita per le vie brevi l’Agenzia delle Entrate di Venezia, i competenti uffici comunali chiariscono i meccanismi di detraibilità e deducibilità dei suddetti versamenti effettuati da persone fisiche e imprese.
Detraibilità dall’IRPEF per le persone fisiche - In base all’art. 138, co. 14, legge 23.12.2000 n.388 le erogazioni in denaro a favore delle popolazioni colpite da calamità pubblica danno diritto a una detrazione Irpef del 19%, calcolata su un importo non superiore a euro 2.065,83. Le erogazioni devono essere effettuate tramite versamenti a favore dei soggetti identificati con il DPCM 20 giugno 2000. Tra i soggetti previsti dal predetto DPCM sono comprese le Amministrazioni Pubbliche Statali, Regionali e Locali, Enti Pubblici non economici.
L’erogazione deve essere effettuata tramite versamento bancario o postale, nonché tramite sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del D.Lgs. n. 241 del 1997 (carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari). La detrazione non spetta per le erogazioni effettuate in contanti. (In tal senso Circolare 7/E del 27/04/2018, pag. 127-128)
Deducibilità dall’IRES per le imprese - L’attuale disciplina fiscale (Legge 13 maggio 1999, n. 133, art. 27) consente alle imprese di dedurre, senza alcun limite di importo, le erogazioni liberali in denaro a favore delle popolazioni colpite da eventi di calamità pubblica, solo se operate per il tramite di soggetti specificamente individuati dal DPCM 20 giugno 2000 e tra queste le Amministrazioni Pubbliche Statali, Regionali e Locali, Enti Pubblici non economici.
La deducibilità dal reddito di impresa delle predette erogazioni liberali non è più subordinata all’emanazione, da parte dei Prefetti delle Province interessate dall’evento calamitoso, di un apposito decreto che individui i soggetti i autorizzati all’attività di “collettore” dei fondi raccolti.