Quaderni Videoteca Pasinetti

«Per una vita Carlo della Corte, che pratica professionalmente la letteratura, ha giocato puntualmente a rimpiattino con il cinema: incontri, disguidi, appuntamenti mancati, articoli, ipotesi e porgetti di lavoro…»: si racconta così, rigorosamente in terza persona, lo scrittore e giornalista veneziano (1930-2000), da sempre appassionato di cinema, con il sogno di entrare prima o poi come soggettista e sceneggiatore nel mondo della produzione.

Verso la metà degli anni Novanta seleziona fra le carte del suo archivio una serie di scritti per un ipotetico volume intitolato Amor di cinema (1956-1994), affidandone le cure editoriali al Circuito Cinema Comunale. Rimasto inedito per varie traversie, il libro vede ora finalmente la luce nella forma ideata dall’autore, lungo un itinerario di frequentazioni che spaziano dagli interventi critici del periodo giovanile (il saggio De Sica rivoluzionario?, apparso sulla rivista “Cinema”) alla proposta di portare sullo schermo uno dei suoi romanzi più belli e fortunati (Di alcune comparse a Venezia, nel trattamento inedito di Tullio Pinelli), dal sodalizio con Federico Fellini per il più volte annunciato e mai realizzato film su Venezia (lettere e appunti di sceneggiatura nel capitolo Fellini a Venezia) sino agli elzeviri sul tema dei rapporti fra la letteratura e il cinema, redatti per «Il Gazzettino» fra il 1993 e il 1994 in forma di corrispondenza dalla Mostra di Venezia (Libri&Film). Completano il volume un’affettuosa presentazione dell’amico scrittore Alberto Ongaro, un profilo critico di Rolando Damiani, la postfazione del curatore Roberto Ellero e la pubblicazione dell’inedito L’isola dei cani, conservato da Carlo Montanaro, soggetto per un film televisivo Rai anch’esso mai realizzato. «E qui provvisoriamente finisce la navigazione di della Corte, simile a quella di un ondeggiante ubriaco tra gli scogli del cinema e meno rissosi approdi letterari. Ma non è detta l’ultima parola».

 

Quaderno N. 4
Le ali di Henry James. Lo scrittore americano tra Venezia, il cinema, lo spettacolo
di Marcella Farina, monografia, Comune di Venezia 2002, 416 p., 21 cm, ISBN 888637402X, INDICE

 

 

Quaderno N. 3

a cura di Giuseppe Barbanti, monografia, Comune di Venezia 2001, 191 p., 21 cm, ISBN 8886374023, INDICE

 

A Francesco Pasinetti (Venezia 1911 – Roma 1949) la cultura cinematografica del nostro Paese deve molto, tanto sul piano storico-critico (sua, nel 1939, la prima Storia del cinema) quanto su quello filmico, dove Venezia – città spesso fraintesa dal cinema – gioca un ruolo fondamentale.

In questo volume, per la prima volta, le sceneggiature desunte e commentate dei suoi principali film veneziani: il lungometraggio Il canale degli angeli (1934) e i documentari La gondola, I piccioni di Venezia, Venezia minore, Piazza San Marco (1942-1947).

Con saggi introduttivi di Leopoldo Pietragnoli e Carlo Montanaro, e un’appendice di Paolo Pinamonti sui rapporti fra Pasinetti e il compositore Gian Francesco Malipiero.

 

Quaderno N. 1
La passione e la ragione. Scritti cinematografici di Fiorello Zangrando

di Fiorello Zangrando, monografia, Comune di Venezia 1994, 238 p., 21 cm, ISBN 8886374003, INDICE

 

Fiorello Zangrando (Perarolo di Cadore 1934 – Venezia 1993) è stato critico attento, storico esigente e cronista brillante.

Qualità che La passione e la ragione, raccolta di scritti cinematografici, non fa che confermare, offrendo al lettore un prezioso panorama di puntuali ricerche e di efficaci profili, di utili riflessioni e di felici intuizioni.

Nella prima parte del volume (Primi piani veneti) scorrono luoghi e personaggi del set veneziano e veneto, senza alcuna enfasi localistica, peraltro, e badando sempre al senso autentico delle radici.

Vengono poi, nella seconda parte (Altri primi piani), i “grandi” del cinema, che l’autore ritrae con la familiare naturalezza dello scrittore di vaglia.

Le visioni e le suggestioni del recensore, infine, nella terza e ultima parte (I film), che documenta le quotidiane verifiche alle quali l’autore seppe sottoporre la produzione corrente, cogliendone la forza espressiva e la tensione etica.